Un museo per “viaggiare” nella storia dell’uomo, dall’antica Babilonia fino alla seconda guerra mondiale, attraverso ricostruzioni fatte con soldatini e l’impegno di appassionati che hanno ricreato mondi con pazienza e attenzione ai dettagli. La civica galleria del Figurino Storico di Osimo è un luogo dove la passione per i soldatini e per la storia si salda in maniera concreta, dove il percorso dell’uomo viene rivissuto attraverso ogni piccolo dettaglio ricostruito nei diorami.
Articolo di Saverio Spadavecchia, Corriere Adriatico 2024/07/13
L’apertura nel 2011
Il museo è stato inaugurato il 17 dicembre 2011, sulla scia del successo della “Mostra del Soldatino” organizzata per cinque anni dalla Associazione Tavola Rotonda e da quel giorno ha vissuto una costante crescita. All’interno del museo è infatti possibile rivivere anche la città romana, scoprirne i luoghi e le curiosità fino al più piccolo dettaglio. «Il museo nasce da due grande passioni – spiega il referente, l’avvocato Gianluca Mengoni – la storia e il modellismo. Io insieme ad altri amici siamo partiti con delle mostre di modellismo e poi in collaborazione con l’assessore alla cultura del tempo abbiamo trovato uno spazio, vicino alle grotte di Osimo, dove poter allestire il museo. La mostra è diventata quindi un museo, e nel corso degli anni abbiamo riqualificato spazi e aggiunto altri diorami grazie alla disponibilità di altre persone che ci hanno lasciato in comodato d’uso alcuni diorami tutt’ora in esposizione. Quando i visitatori entrano scoprono un mondo unico, coinvolgente e ne escono entusiasti. Recentemente abbiamo ricavato anche uno spazio anche per il cavaliere di ventura osimano Boccolino Guzzoni».
Gli studenti-ciceroni
Uno spazio frequentato da centinaia di visitatori ogni anno provenienti anche dall’estero, scuole e studenti che in più di un’occasione si sono trasformati in ciceroni per illustrare ai propri compagni di classe alcuni dei periodi storici in esposizione. «Siamo stati anche accreditati come spazio per poter ospitare il Servizio Civile in ambito culturale – prosegue Mengoni – nonostante le nostre piccole dimensioni, la nostra attività culturale ci ha permesso l’accreditamento regionale e poi anche quello universale». Di grande fascino e importanza anche la sezione dedicata al Risorgimento, con ampio spazio dedicato ai fatti marchigiani della battaglia di Castelfidardo.
La battaglia di Castelfidardo
All’interno del museo è custodita una stupenda ricostruzione del giorno prima della battaglia, quando le truppe pontificie ricevettero la benedizione a Loreto a poche dalla decisiva battaglia di Castelfidardo. Una ricostruzione estremamente importante, così come ha ricordato il referente del museo. «Questa ricostruzione è bellissima perché ci fa vedere e capire cosa è successo il giorno prima – conclude Mengoni – tutti conoscono la battaglia di Castelfidardo ma nessuno, o quasi, sa cosa è successo il giorno prima e noi con questo diorama offriamo la possibilità di scoprire questo piccolo segreto storico».